sabato 26 dicembre 2009

Vacanze 1


C. ed io siamo al Nord da una settimana. Ci siamo immersi per due giorni nella cara e vecchia Milano, con i vecchi amici, le vecchie abitudini, i vecchi negozi e anche la nostra vecchia casa. E' stato strano passeggiare con C. dopo un anno per quella città, dove ci siamo conosciuti e dove abbiamo vissuto insieme. Faceva uno strano effetto... Poi è arrivata la neve e ci siamo rifugiati a casa dei miei, in Ticino. Siamo stati chiusi in casa per 3 giorni, ci siamo curati solo con l'omeopatia e ci siamo finalmente rilassati. C. si è dedicato alla lettura e io sto finalmente imparando a tricotare.
Abbiamo festeggiato il Natale e la nuova e straordinaria notizia del Frère, della sua nuova vita che inizierà molto presto. Maman ed io abbiamo cucinato e tutti hanno decretato che sono ancora lontana dal diploma di Cordon Bleu... ma gli avanzi sono stati davvero pochini.
Oggi, come tradizione della mia famiglia, si muovono mobili e vestiti, c'è un pezzo di casa da rinnovare. Se non ci fosse di mezzo un trasloco... che vacanza sarebbe???

Spero che tutti voi abbiate trascorso un felicissimo Natale, abbiamo apprezzato la vicinanza dei vostri cari e abbiate respirato anche solo per un attimo il vero spirito di questa festa. A presto!

domenica 13 dicembre 2009

La foto della settimana

Provato e soddisfatto tra gli scatoloni, il contadino un tempo inurbato sorride...

sabato 12 dicembre 2009

DIY... ovvero come inventare il tempo per realizzare a mano tutti i regali di Natale

Ok, oggi è il 12 dicembre, Natale arriva tra 13 giorni circa... io ho appena finito di impacchettare tutte le spedizioni dell'azienda agricola (per inciso, sono state davvero tantissime!) e ho meno di una settimana per realizzare a mano tutti i regali di Natale. Il 18 C. ed io partiamo per il Nord, Natale in Svizzera, speriamo che sia la neve!
Prima che gli ordini dei nostri prodotti fioccassero come una bufera avevo deciso che quest'anno, in tempi di austerità avrei realizzato tutti i regali a mano... ecco, ora ho qualche giorno e non solo non ho ancora iniziato... sono ancora qui che mi domando cosa realizzare...
Ecco, se qualcuno che passa di qua anche per caso avesse voglia di consigliarmi qualcosa o di lasciare qualche link io apprezzerei parecchio... intanto riscaldo il motore della macchina da cucire, credo che le farò fare gli straordinari!

martedì 1 dicembre 2009

Apparizioni e sparizioni

Appaio brevemente per rassicurare tutti, o forse me stessa.... non ho dimenticato il blog, è che sto letteralmente affogando nell'olio extra vergine di oliva, nei capperi sotto sale, nei pomodori secchi e nella varie marmellate... siamo al rush finale, entro la fine della settimana tutti gli ordini matalizi dovranno essere impacchettati e spediti... quindi, sollevo la testa, faccio un bel respiro qui in giro e via... di nuovo giù....

venerdì 20 novembre 2009

giovedì 19 novembre 2009

Early morning 2





una nuova passeggiata di prima mattina, sempre in Ticino.

Broccoli e cavolfiori... che confusione!

Oggi è giovedì e questo post dovrebbe essere dedicato a cosa bolle in pentola. Siccome mi trovo nel verde Ticino a fare da dog-sitter ai cani dei parents, in pentola non bolle proprio niente. Sono tutta sola, quindi niente manicaretti.
Approfitto dell'assenza di pentole sul fuoco per cercare di fare un po' di chiarezza tra broccoli, cavolfiori, cavoli e tutto quanto fa parte di quella famiglia. Perdonatemi ma è una questione su cui mi arrovello da più di un anno...
In Sicilia tutto è broccolo. Non importa se bianco, verde, rosso, nero, cappuccio o che altro. Tutto è broccolo. Pertanto, quando cerchi di spiegare una ricetta che tu fai con il broccolo, quello che per te è verde, uno capisce cavolfiore, l'altro capisce cavolo. Insomma, una zuppa.
Il broccolo siciliano si divide in alcune categorie:
- il broccolo vicciarieddo - ovvero il broccolo verde con tante infiorescenze
- la mammàna del broccolo - ovvero il broccolo verde/rosso, quello enorme tanto per intenderci
- il broccolo - broccolo o cavolfiore, a seconda delle scelte
- sicuramente ci sono altre varietà dai nomi particolari ma la mia conoscenza della materia si ferma qui.
Ora io vorrei una volta per tutte cercare di capire cosa differenzi veramente un broccolo da un cavolfiore. Perché non ce la faccio più, cercare di farsi capire sta diventando una lotta estenuante e mi sento spesso assalita in sogno da broccoli e cavolfiori che cercano di avere la meglio su di me...

Ecco le definizioni del dizionario:

Cavolfiore - sm, (botanica), varietà di cavolo con infiorescenza carnosa, bianco-gialliccia, commestibile
Broccolo - sm, (botanica), varietà di cavolo con infiorescenza commestibile

La differenza sta tutta qui: il broccolo è solo commestibile mentre il cavolfiore è commestibile e bianco-gialliccio.
Finalmente ho una certezza: il cavolfiore è davvero quello che intendo io e questo mi da una piccola vittoria sulla Trinacria....
Ovviamente non cambierà nulla.... io continuerò a chiamare broccolo il broccolo e cavolfiore il cavolfiore mentre tutti continueranno a chiamare broccolo tutto quanto ma almeno, volete mettere la soddisfazione di sapere che la lingua italiana è dalla mia parte?

p.s. se qualcuno avesse qualche informazione in più su modi di dire, nomignoli e tradizioni fatemi sapere please!

mercoledì 18 novembre 2009

Early Morning


Early Morning, inserito originariamente da piccolasamurai.

Questa mattina in Ticino, passeggiando con i cani lungo l'argine di un fiume. L'autunno è meraviglioso.

La danza delle scatole di latta


La danza delle scatole di latta è un'idea meravigliosa!
Si tratta di uno swap, di uno scambio.
Il regolamento per partecipare lo trovate su Calme et Cacao, il blog che ha ideato l'iniziativa.
Ci saranno un sacco di scatole che balleranno nel mese di Dicembre, sono certa che le Poste Italiane ne saranno sommerse! Chissà quelle siciliane... c'è il rischio che io non riceva mai la mia scatola di latta ma pazienza, l'importante è partecipare!

Ecco come funziona:
Inviate una mail a Calme et Cacao entro il 20 novembre (so che c'è poco tempo ma queste sono cose da decidersi di impulso) con il vostro indirizzo postale
Riceverete un'indirizzo postale a cui spedire entro il 5 dicembre una scatola di latta (vecchia, nuova, vintage, dei biscotti, dell'ikea....) contenente un piccolo regalo, un oggetto fatto da voi, un biscotto, quello che volete!
E tutti ne riceveranno una!

Si tratta di scambiarsi regali fra sconosciuti... l'attesa del pacco sarà doppiamente carica di aspettative! Io non vedo l'ora!!!!!
Forse dovrò iniziare ad istruire il postino o a promettergli una lauta ricompensa... ah già dimenticavo, e chi l'ha mai visto il mio postino?!

domenica 15 novembre 2009

Se passi di qui...

e ti piace quello che leggi, o non ti piace, fai sentire la tua voce!!!!!!
Fatemi sapere che passate di qua.... inizio a sentirmi un po' sola....

martedì 10 novembre 2009

Ricordati che la sera fa buio presto...

Ci sono serate come questa, in cui mi piace uscire in cortile e godere di quest'aria insolitamente gelida. Mi piace bearmi del cielo già stellato alle sei del pomeriggio, mi piace giocare ad inseguire la mia ombra sotto l'unico lampione del giardino. Sto lì col naso in sù, il cane ai miei piedi e penso a quanto siano speciali le serate in campagna, soprattutto d'inverno, quando il silenzio cala presto, così come il buio.

Poi, mentre sei lì con il naso per aria succede che:
- ti ricordi che sei uscita per andare nell'orto a prendere il prezzemolo (stasera funghi alla piemontese)
- è già buio e quindi fai un'altra volta la scala e recuperi la pila (la luce perpetua del cimitero illumina di più)
- chiedi al Professore se per caso nel suo orto c'è del prezzemolo
- ti becchi il suo "gioia mia, ma è già buio, dove vai, ma ho già chiuso il cancello, hai le scarpe da campagna, sai dov'è il coltello etc etc etc"
- apri il cancello del cortile e quello di Fort Apache (l'orto del Professore, così ribattezzato per la recinzione a prova di cane del vicino)
- vaghi senza scarpe da campagna alla ricerca del piccolo melograno sotto cui è posata la cassetta con il coltello
- cerchi il prezzemolo che è ovviamente piantato vicino al sedano e passi circa cinque minuti a chiederti quale dei due sia quello giusto
- chiudi tutti i cancelli, rassicuri il Professore che hai chiuso bene tutto, cerchi di non ammazzarti pestando qualche gatto nell'amabile penombra del cortile
- capisci perché il cane sta seduto ai tuoi piedi... è ora della pappa

lunedì 9 novembre 2009

Io m'arricrio, tu t'arricrii...

Arricriarsi è un verbo bellissimo. Non foss'altro che per l'alliterazione esasperata della R. Tutte queste rotative lo fanno diventare un verbo rotondo, pieno, ci si riempe la bocca a dirlo. In più è un verbo riflessivo, il che aggiunge una piccola particella ed un apostrofo, così, tanto la rindondanza è cara ai siciliani. Qui poi è tanto in voga il passato remoto: io m'arricriai... non solo la R, anche la I. Un tripudio dei sensi.

p.s. arricriarsi significa "ricrearsi, trarre piacere da qualcosa, divertirsi, stare bene".

p.p.s. per gli amanti di Montalbano di lingua madre non sicula: su Il Cammilleri Linguaggio si trovano tutti i significati delle espressioni dialettali dei libri. Una vera chicca!

domenica 8 novembre 2009

La foto della settimana: erbacce...


Sono arrivate le piogge e con esse la campagna siciliana ritorna a vivere. Dopo la siccità dell'estate, l'erba secca e sbriciolata dal caldo, la campagna è un tripudio di erbe e fiori di campo.
Qui l'autunno è così. Al Nord la campagna si riposa e si addormenta, qui la natura si risveglia. Una sorta di primavera anticipata.
Piccolo problema per il giardiniere in erba (è proprio il caso di dirlo)... erbe e fiori di campo crescono dappertutto. In ogni spazio, in ogni interstizio dei muri a secco, in ogni vaso, in una crepa della pietra della scala. Dappertutto.
Oggi, però, mentre girellavo tra blog (il linguaggio preciso sarebbe surfare la blogosfera ma mi sembra una parolaccia) ho trovato una bella citazione, riguarda proprio le erbacce: "non esistono erbe infestanti, esistono piante che si installano proprio dove dovrebbero, al posto di quelle che la gente sceglie per i propri giardini o coltivazioni e che generalmente non corrispondono alle risorse del sito in questione" (Patrick Blanc - fonte internet: orto weblog).
Bene, con questa nuova consapevolezza posso armarmi di guanti e cominciare ad estirpare.
Le erbacce saranno anche le legittime proprietarie del mio giardino ma non ho intenzione di lasciarle vincere. E poi, non è che le uccido... le metto nel compost, così il ciclo della vita non si ferma mai...

venerdì 6 novembre 2009

A spasso per... Paris & Versailles

Dopo una quindicina di giorni di vacanza chez maman, nella verde Svizzera eccomi di nuovo a casa, pronta per condividere con voi una breve ma intensa avventura. La destinazione non è proprio nel cuore degli Iblei ma, come si dice, "Parigi val bene una Messa"!

Ho accompagnato maman, la Maestra, Sakura e Fernando ad uno stage di iaido a Versailles ma siccome io non pratico da un anno (sigh!), ne ho approfittato per vagabondare un giorno intero per Parigi insieme alla donna bionica (leggi la moglie di Fernando... ha un fisico strepitoso, sportivissimo) e una mattina a zonzo per il mercato di Versailles.
Un paio di giorni all'insegna della gourmandise... praticamente non ho fatto altro che mangiare, non ho fatto altro che comprare cose da mangiare e non ho fatto altro che confrontarmi su ricette con Marina.
Però i 23,5 km a piedi all'interno della Ville Lumière mi hanno sollevato un pochino dal senso di colpa!
Rifatevi gli occhi e fatevi venire l'acquolina in bocca con le immagini!


L'inizio della "passeggiata"...

Il meraviglioso mondo di Louis Vuitton

Place de la Concorde

Sedie comodissime alle Tuileries

Musée du Louvre

Un passo indietro nel tempo a Notre Dame

Fromagerie sull'Ile St. Louis

Lì lo chiamano caffè...

La fine della "passeggiata"... al 23 km un'ora di coda per salire sulla Tour...

Cavoli ornamentali

Confitures

Fagiolini ordinatissimi!

Qualcuno sembra chiedersi... che ci faccio qui? Dovrei essere a nuotare...

Tripudio di frutti di mare al mercato di Versailles

Autunno sui viali di Versailles

Se siete arrivati fino a quaggiù, beh, allora meritate un premio per la vostra costanza: un indirizzo da conservare e magari suggerire. Au chien qui fume è un ristorante situato sulla piazza del Mercato di Versailles... è un posto favoloso, si mangia divinamente e non ha nulla da invidiare alle brasserie di Parigi... consiglio vivamente la Poelée de St-Jacques (capesante in una salsina di finocchio, panna e Pernod) e la Crème Brulée al rabarbaro...

giovedì 15 ottobre 2009

Cosa bolle in pentola: reminescenze familiari

Giornata uggiosa oggi. Mentre aspettavo che C. tornasse dal frantoio con un po' dell'olio nuovo (ancora un po' di pazienza, presto tutte le novità!) ho pensato che sarebbe stato bello essere più vicina alla mia prozietta anche se a livello culinario. Ho aperto un cassetto ed estratto una confezione di budino Elah al gianduja. E poi ho iniziato ad aggiungere gli ingredienti segreti che fanno di questa ricetta il fiore all'occhiello della cucina della prozietta.
Praticamente funziona così: fai il budino secondo le istruzioni e poi, ad un punto non precisato, aggiungi in quantità non calcolabili biscotti secchi sbriciolati e cacao amaro in polvere.
Ho cercato di emularla e renderle omaggio con un super budino ma mentre il tutto ha cominciato a bollire e ad addensarsi ha telefonato C. per farmi sapere quanto olio aveva fatto. Ho lasciato il cucchiaio di legno per esultare e per poco non bruciavo tutto. Poi, quando ho messo il mio risultato nello stampo mi sono maledetta. Il nonno mi diceva sempre che era necessario un attrezzo pazesco per ripulire il fondo della pentola e fare in modo che non andasse sprecata nemmeno una goccia di prezioso cioccolato. Me n'ero dimenticata... e infatti non ho pulito la pentola in maniera adeguata.
Ora dovrò andare a recuperare le scatole della pasta dal sacchetto della riciclata e farle in piccoli rettangoli... perché sì, per pulire le pentole basta un pezzo di cartone rigido. Segreto di cuoco.

domenica 11 ottobre 2009

La foto della settimana: olive!


L'intera settimana è stata dedicata alle olive: alla raccolta, alla molitura e alla preparazione di deliziose olive che allieteranno i pranzi e le cene invernali.
Presto su questo blog gli "'ansegno io", ovvero gli how-to; inizieremo proprio dalle olive, stay tuned!

sabato 10 ottobre 2009

A spasso per... il porto di Ortigia

Ogni tanto abbandono il mio "esilio dorato" alla Zisola e mi concedo qualche giretto, per ricordarmi che c'è ancora tutto un mondo là fuori ma soprattutto perché qualche volta vengo assalita da attacchi di panico del tipo "non ho niente da mettermi, mi serve assolutamente qualcosa"... Alla fine, dato che sono una ragazza di buon senso, questi attacchi si risolvono in una semplice passeggiata e, se proprio sono in vena di eccessi, con l'acquisto di una rivista di moda.
La settimana scorsa, più in cerca di canovaccio da ricamo che preda di uno di questi attacchi, ho accompagnato C. a Siracusa e ho macinato chilometri.
C'era il sole, l'aria era frizzantina, il cielo era limpido e così, dopo aver acquistato in merceria mi sono diretta verso Ortigia, la perla di Siracusa. Per raggiungere l'isola bisogna attraversare un ponte sotto cui stazionano le barche da pesca. Piccoli gozzi di legno, perfettamente restaurati e tinteggiati, carichi di reti, lindi come se non fossero mai stati usati. Affascinanti da morire.
A destra del ponte, invece, c'è una banchina molto grande dove, guarda caso, erano ormeggiati due yacht... se avessi fatto un mucchio con tutti i gozzi dei pescatori non sarei nemmeno arrivata all'altezza del primo ponte... Belle, molto belle ma, volete mettere, il fascino del pescatore in tuta gialla che cuce a mano le sue reti... Io non ho dubbi, voi?







domenica 27 settembre 2009

La foto della settimana: Progetto persiane completato!


Dopo 3 settimane di duro lavoro, di sverniciatore, di smerigliatrice, di flatting, di pennelli e di svariate sostanze tossiche... ce l'abbiamo fatta! Le persiane di casa sono finalmente come nuove!

giovedì 24 settembre 2009

Cosa bolle in pentola: La prima zucca!

Il Professore ha coltivato zucche per tutta l'estate. Era un piacere, ogni tanto, entrare nell'enclave di Fort Apache (così abbiamo ribattezzato il suo orto) e sentirsi dire: "guarda guarda, ce n'è un'altra, laggiù, sotto quella foglia".
Veder crescere le zucche è incredibile, all'inizio sembrano delle palline da golf ma poi, di colpo, da un giorno all'altro, crescono e diventano enormi.
Il Professore, però, ha il pallino della frutta e della verdura acerba e così, la settimana scorsa, si è presentato da me con una carriola di zucche, almeno una ventina, dicendomi: "queste le do a te che sei del Nord e sai come cucinarle".
Piccola postilla: non ho mai cucinato una zucca in vita mia ma... io sono del Nord, si suppone che, così come accade per il risotto, anche la zucca faccia parte del mio DNA.
Ebbene, questa sera la prima zucca è finita in pentola!
La ricetta è addirittura svizzera, provata con la Mamma questa primavera. Non si tratta di null'altro che di una zuppa di zucca e patate (con tutta una serie di ingredienti buonissimi da aggiungere ma che ovviamente io non ho aggiunto perché ne sono sprovvista... trovatela voi la crème fraiche qui a Noto...). Il tocco siculo è dato dall'erba cipollina, quella del nostro giardino.
Domani a pranzo la sottoporrò al Professore... vi saprò dire!

martedì 22 settembre 2009

La terra è bassa: finalmente i nuovi prodotti

Sembra che l’estate sia davvero finita. Perlomeno per ciò che ha a che fare con l’orto. Le melanzane sono già diventate concime e i pomodori stanno per seguirle. I peperoni, invece, sono ancora in piena produzione. Il sole non splende più caldo come prima e le solanacee, amanti del sole e del caldo, non riescono a sopravvivere in un clima in cui piove un paio di volte al giorno.
Gli unici veri sopravvissuti, al momento, sono i cavoli che, purtroppo, saranno pronti solo a Dicembre.
Questa è stata la nostra prima estate qui a Noto e devo ammettere che non è stato per niente facile lavorare sotto un sole caldissimo, con il mare giusto ad un paio di kilometri… Abbiamo sudato, ci siamo abbronzati come i contadini, abbiamo avuto moltissimi amici in visita e siamo quasi sempre riusciti ad alzarci alle 6… per lavorare nell’orto ma soprattutto per portare a spasso il cane…
Certo, abbiamo fatto molti errori… in Agosto, ad esempio, abbiamo preferito il mare al lavoro… ma abbiamo pensato che sarebbe stato davvero scortese non fare compagnia ai nostri amici… non avreste fatto lo stesso?
Comunque, lavoro, sole, errori e quant’altro, adesso il nostro meglio è qui per voi! Adesso che il nostro orto può viaggiare e raggiungere tutti voi! Abbiamo raccolto ed essiccato al sole, raccolto ed essiccato al sole, raccolto ed essiccato al sole e ora siamo pronti e fieri di presentare la nostra prima linea di prodotti dell’orto:
Pomodori essiccati al sole in olio extra vergine di oliva
Capperi in sale marino
Mandorle in guscio
In più, per chi non ha paura di sperimentare qualcosa di nuovo ci sono le carrube!!!!
Le carrube sono frutti piuttosto strani, crescono solo nelle campagne dei paesi Mediterranei, solo dove fa caldo. Gli alberi sono maestosi, enormi e verdissimi mentre i frutti sono bacche, lunghe e scure.
Abbiamo ottenuto 710 kg di frutti dai nostri carrubi e da questi produciamo uno speciale e nuovo al grande pubblico sciroppo che amiamo chiamare “Succo di Carrube” anche se in realtà si tratta di un decotto. E’ perfetto per tosse e raffreddore ma trova anche diversi usi in cucina: si può usare sui formaggi, sul gelato, sulla frutta e su molto altro ancora.
Oppure potete scegliere solo le carrube, mettetele per qualche minuto in forno preriscaldato e voilà, masticatele come caramelle!

Se volete qualche informazione in più, commentate o scrivetemi a sara@plant1olivetree.com, sarò felice di rispondervi!

domenica 20 settembre 2009

La foto della settimana


Billy e la sua prima gita al mare.
Ovvero, stacci tu nell'acqua che io non ho affatto voglia di bagnarmi le zampe. Preferisco la sabbia, ci si rotola meglio.