giovedì 23 luglio 2009

Gino, Pino... e Lino!

Gli eroi di questa storia si chiamano Gino e Pino. Lino è uno special guest, appare e scompare.
Di mestiere fanno i cantonieri. Sono i signori che puliscono le strade, per la precisione la SS115, quella su cui abito.
Gino è un signore rotondo, con i capelli bianchi e parecchi chili di troppo. Pino invece è più giovane, magro e allampanato. Indossano sempre quelle tutine arancioni con le bande catarifrangenti. Il loro mezzo di locomozione è un camioncino con il cassone sul retro, dove tengono gli attrezzi da lavoro.
Solitamente li incontri lungo la strada, la loro presenza è segnalata da quei coni bianchi e rossi, posizionati a circa 5 metri di loro. A dire la verità, c'è un cono solo.
Se siete stati in Sicilia d'estate sapete che caldo fa tra le 10 del mattino e le 3 del pomeriggio sulla strada, quando l'asfalto è rovente e sembra che stia per sciogliersi. Beh, pare proprio che quelle siano le ore di lavoro di Gino e Pino. Quasi che dovessero timbrare il cartellino o che, per punizione, debbano lavorare solo quando fa più caldo.
Ebbene, i nostri eroi sono lì, sul ciglio della strada, soli con il loro equipaggiamento. E che equipaggiamento. Non so se la Provincia o la Regione li ha dotati degli ultimi ritrovati in termini di attrezzatura: Pino, che è più giovane e forzuto, passa il decespugliatore. Vecchio e scassato, arrugginito, senza gli agganci per metterlo a zaino e quindi fare meno fatica. Pino tiene il decespugliatore a mano, per chilometri e chilometri. Gino invece, data la sua non più giovanissima età raccoglie le erbacce tagliate da Pino. Le raccoglie con un forcone... un palo di legno e un tridente di ferro all'estremità. Una palata e via, le erbacce vengono deposte in una carriola. Anch'essa vecchia e bucata dalla ruggine, così come decespugliatore e forcone. Praticamente sembriamo C. ed io quando puliamo i bordi della campagna. Solo che noi lo facciamo 2 volte l'anno, alle 6 del mattino.
Ma Gino e Pino non si scoraggiano e tagliano, raccolgono, puliscono... O forse fanno del loro meglio... perché se è vero che dopo il loro passaggio un po' d'erba non c'è più, non è altrettanto vero che raccolgano la spazzatura che qualche maleducato ancora butta dal finestrino. Non so se è meglio la strada con l'erba alta ai bordi o se è meglio la montagna di spazzatura. In realtà credo che sia colpa di Lino... probabilmente tocca a lui, con scopa e paletta, raccogliere l'immondizia. Ma o Lino è cagionevole di salute o ha un contratto molto particolare: si vede un giorno sì e quattro no.
La condizione delle strade siciliane è quella che è. Sull'autostrada, ad esempio, dove i cantonieri sono addirittura dotati di decespugliatore a zaino (e non di quelle meravigliose macchine tagliasiepi che si vedono al nord), la corsia di sorpasso è una meravigliosa siepe di oleandri, così come la corsia di emergenza. I bordi delle strade sembrano campi di grano, tanto le sterpaglie sono alte e dorate, sempre che, erba appena tagliata, non si trasformino in discariche a cielo aperto.
Io che vengo dal nord mi arrabbio, mi chiedo come sia possibile, perché non si possa avere una strada statale degna di questo nome; dall'altra parte, invece, ho capito che la differenza la fanno Gino e Pino, con decespugliatore, forcone e carriola, con quella sigaretta perennemente accesa che gli pende dalla labbra, con quell'abbronzatura arrabbiata, tipica di chi lavora sulle strade. O meglio, la differenza la fa chi fa in modo che Gino, Pino e Lino, nel 2009, ancora puliscano le strade con gli strumenti tipici di un orto familiare alle 10 del mattino.

p.s. da qualche giorno abbiamo 3 pesci rossi, li abbiamo presi perché mangino le zanzare dello stagno delle ninfee. Li abbiamo chiamati Gino, Pino e Lino in onore di questi eroi.