domenica 24 ottobre 2010

Tecnologia in campagna


Ecco cosa succede quando lasci il cellulare per terra...

martedì 19 ottobre 2010

Il cielo alla Zisola


Il cielo sulla Zisola è sempre meraviglioso. Che sia nuvolo o limpido non posso fare a meno di ammirarlo ogni giorno. Perfetto per sognare ad occhi aperti.

giovedì 11 marzo 2010

Esperimenti agricoli: erbaluce in Sicilia

Una settimana di vacanza è quello che ci vuole per rimettersi al lavoro alacremente! Ormai passata, inauguro oggi una nuova serie di post: Esperimenti Agricoli, tutta dedicata alle nostre attività campestri e agricole che esulano dalla vera e propria produzione dell'azienda agricola. Ieri abbiamo ricevuto i sarmenti di Erbaluce di Caluso per posta... già, ma che ci fa l'erbaluce in Sicilia?
Mio cugino Giancarlo, il vero agricoltore della mia famiglia, ha un'azienda vitivinicola proprio a Caluso e, conoscendo la nostra curiosità verso la vite, ci ha inviato un bel pacco pieno zeppo di sarmenti pieni di gemme da far germogliare e magari da trasformare, tra un paio d'anni, in una piccola vigna.

Le indicazioni erano poche ma precise: metterli a bagno per 3/4 ore prima di interrarli e utilizzare terra molto lavorata e ben concimata, bagnando bagnando bagnando.


Abbiamo seguito le istruzioni alla lettera e ora incrociamo le dita!
Vi terremo aggiornati!

sabato 27 febbraio 2010

The daring bakers challenge: il tiramisù

Da qualche mese faccio parte di una associazione online chiamata The Daring Kitchen, in particolare della sezione Daring Bakers.
Ora, come molti sapranno, non sono una cuoca provetta e sono sempre alla ricerca di modi per impegnare il tempo e migliorare nell'arte del "cosa bolle in pentola".
I Daring Bakers, in maniera un po' carbonara (è tutto segreto, non si può parlare della ricetta assegnata se non il 27 di ogni mese), impastano e infornano delizie quasi quotidianamente, dai macarons ai cannoli, passando per torte incredibili e quant'altro. Io, novizia, cerco di riuscire a seguirli. Così, dopo aver passato la mano per qualche mese, questa volta mi sono cimentata anch'io nella ricetta: il tiramisù.
Ebbene, penserete voi, che ci vuole a fare un tiramisù? E' il dolce salva-cene, quello che non si può sbagliare, il passe-partout. Chiunque di noi ha servito con successo un tiramisù almeno una volta.
Il difficile, altrimenti che fornai temerari saremmo, sta nel fatto che in questa ricetta tutto ma proprio tutto deve essere fatto in casa. Savoiardi fatti in casa, mascarpone fatto in casa...
Senza perdermi d'animo, ho iniziato preparando i savoiardi. Mescolare uova, zucchero e farina non si è rivelato molto difficile, la parte tosta è arrivata quando si è trattato di mettere il composto sulla placca del forno e dargli la forma di tanti biscottini. Ovviamente io non ho una tasca da pasticceria... così dopo un primo rovinoso tentativo con un foglio di carta forno arrotolato (più la pasta finita in giro per la cucina che quella nei biscotti) ho seguito le istruzioni e usato un sacchetto per congelare con un angolo tagliato. Ho infornato e alla fine, più che dei savoiardi ho tirato fuori dei pavesini, sottilissimi. Però buoni.
Cercando di non scivolare sulle macchie di pasta dei biscotti (un disastro...), ho preso la panna da cucina (e ancora non ho capito se ci voleva quella da montare) e l'ho messa a bollire a bagno maria. Ho preso il termometro per arrosti e ho iniziato a misurare la temperatura. Agli 83° bisogna aggiungere il succo di un limone per far cambiare consistenza e trasformare la panna in mascarpone.
Ecco appunto, arrivaci agli 83°... secondo la ricetta ci volevano 10 minuti, io ce ne ho messi 40 e alla fine ho ceduto ai 75°... comunque la panna ha leggermente cambiato consistenza e l'ho messa a colare in uno scolapasta rivesitito di uno straccio bagnato.
Ora si trattava solo di fare la crema pasticcera e lo zabaione... ricetta americana, tiramisù piuttosto diverso dal nostro.
Ci ho messo 6 ore e alle undici di sera tutti gli ingredienti erano pronti. E tutti più o meno assomigliavano alle foto messe in mostra sul sito.
La mattina ho chiesto a C. di prepararmi il caffè nella macchinetta grande... lui ha capito la macchina del caffè americano e così mi sono ritrovata con due litri di caffè ben poco aromatici... i miei savoiardi, non appena pucciati, si sono trasformati in spugne e hanno duplicato, in alcuni casi triplicato, la loro consistenza... ho mescolato tutte le creme e la panna montata con il mascarpone che si era trasformato in un sanpietrino... gira e rigira sono riuscita ad amalgamare il tutto e a quel punto ho cercato di dargli una forma abbastanza fashion...
Per il pranzo era tutto pronto. Il tiramisù era super buono ma del peso specifico di un elefante, una fetta ti stendeva per la settimana...
Comunque, l'esperimento è riuscito e la mia prima prova da Daring Baker l'ho superata...
Nei giorni successivi, ho gironzolato per il forum segreto e ho visto cose che vi umani non potete davvero imamginare... tiramisù perfetti ai gusti più strani, savoiardi che sembravano usciti da un pacchetto della Vincenzovo, composizioni cromatiche incredibili... io pensavo a me a alla mia povera cucina completamente rivestita di impasto dei biscotti, con schizzi di mascarpone e panna montata ovunque, con il cane che cercava di azzannarmi per prendere possesso delle creme...
Un'esperienza tragicomica... ma vedere uscire dal forno i pavesini, vedere la panna che cambia consistenza e tirare fuori da uno stampo un tiramisù quasi perfetto ripaga di tutta la fatica!!! Forse...
Se volete provare anche voi.... il sito è http://thedaringkitchen.com, buona fortuna!

mercoledì 24 febbraio 2010

E' primavera????!!!!

Sembra che da qualche giorno qui alla Zisola sia arrivata la primavera... durerà???





venerdì 19 febbraio 2010

A spasso con.... San Currau

Oggi è San Corrado, il patrono di Noto. Un piacentino che nel 1300 venne a stabilirsi quaggiù (era di moda già all'epoca :-) ) e si ritirò in una grotta.
Noto è in festa, banda musicale, processione, autorità con fascia tricolore e tutta la città riversata in strada. C. ed io siamo rimasti a casa e abbiamo trascorso un venerdì che ci è sembrata una domenica.
L'anno scorso però c'ero, avevo anche fatto un pezzo di processione.
Siccome non ho mai avuto l'occasione di postarne le foto, lo faccio oggi, anche se con 365 giorni di ritardo. San Corrado, però, è sempre San Corrado.






domenica 14 febbraio 2010

Una domenica pomeriggio qualunque

Settimana intensa, tante cose da fare e poco tempo per il blog.
Mi sono rifatta questo pomeriggio, la Coppa America e una cioccolata calda preparata con amore.
In fondo è San Valentino.





domenica 7 febbraio 2010

La foto della settimana: il progetto "365"


Se qualcuno ha dato un'occhiata alle mie foto su Flickr, nell'ultimo periodo si sarà accorto che ogni giorno c'è un autoscatto numerato. Non sono diventata pazza, né super vanitosa. Semplicemente ho aderito al progetto "365 giorni", cioè un autoscatto al giorno per 365 giorni. Chissà se leva il medico di torno.... L'ho fatto principalmente per due motivi: il primo è la volontà strenua di perseguire un progetto anche piccolo per 365 giorni, senza tralasciarne neanche uno. Una specie di maratona della volontà. Il secondo è ovviamente cercare di imparare qualcosa sull'arte del ritratto in fotografia. Oggi è il ventottesimo giorno e per ora sono stata bravissima. Vediamo se per i restanti 337 giorni farò altrettanto.

venerdì 5 febbraio 2010

Ancora a spasso per... Vendicari

Sono ripetitiva, lo so. Ma Vendicari non mi stanca mai.
Questa volta, però, un giretto in bianco e nero!




mercoledì 3 febbraio 2010

La terra è bassa - novità dal magico mondo della tecnologia

Sono in ritardo sulla scaletta settimanale ma c'è una buona ragione. Lo scorso weekend i pii genitori sono finalmente venuti a farmi visita quaggiù alla Zisola e così anche io mi sono presa qualche giorno di vacanza (cosa che non faccio già abbastanza spesso vero?). Ieri mi sono letteralmente ributtata a capofitto nel lavoro ed è con molta felicità che vi annuncio di aver creato un account di Flickr con le foto dell'azienda agricola. Trovate il banner qui a destra a sinistra (ho riorganizzato un po' la pagina), proprio sopra quello delle mie foto personali. E' un piccolo passo verso la modernizzazione del sito che, nonostante stia andando un po' per le lunghe mi sta regalando parecchie soddisfazioni. Presto ci saranno belle sorprese! Intanto, se non l'avete ancora fatto, iscrivetevi alla newsletter di Plant1olivetree, vi terremo aggiornati su offerte, nuovi prodotti e curiosità sulla nostra campagna. Giuro, non siamo invasivi, non vi intaseremo la casella!!!!!

martedì 26 gennaio 2010

Navigando navigando...


... spesso non si arriva mai da nessuna parte. Oggi però ho scovato un sito niente male che permette di giocherellare con le immagini e farle diventare una specie di collage. Immediatamente tra i segnalibri. Sarà sicuramente utilissimo per il sito dell'azienda agricola e per questo blog. Intanto, per provarlo, ho usato 4 foto a caso del nostro viaggio in Irlanda. Ricordi meravigliosi.

lunedì 25 gennaio 2010

Una domenica mattina qualunque

Sono stata assente tutta la scorsa settimana. Scusate ma il computer lavora a giorni alterni, solo quando gli va, secondo me sta iniziando anche lui ad adottare il "sicilian way of life"! Mi faccio perdonare regalandovi le foto della giornata di ieri, praticamente primavera. Una bella passeggiata per Noto Antica che, nonostante la mia fobia delle mucche, mi ha regalato alcune foto deliziose. A seguire le immagini della preparazione della ricotta che abbiamo mangiato calda, appena appena fatta. Una delizia.








domenica 17 gennaio 2010

La foto della settimana

Dorme felice nella sua nuova cuccia, tutta fatta a mano dalla sottoscritta!!!!
Peccato che non per tutti i quattrozampe la vita sia così da cani...

sabato 16 gennaio 2010

DIY: c'è da spostare una macchina!

Se per Johnny Stecchino in Sicilia il problema è il traffico, alla Zisola il problema maggiore riguarda il parcheggio. Non perché ci siano chissà quante macchine, intendiamoci. E' che lo spazio è poco e mal sfruttato. Così, in una giornata di sole, i momentaneamente non-proprietari di un'auto (ovvero C. ed io) si sono armati di tagliaerba, decespugliatore, carriola, pala, zappa e tanta buona volontà. Lo spazio si è così triplicato! Bene, sembrava tutto finito quando ci siamo girati e in un angolo, seminascosta dall'erba, c'era una montagnola... Ok, mi sono armata di rastrello e mi sono imbattuta nel peggiore incubo del campagnolo siciliano: il cumulo di pietre abbandonato. La seconda parte della giornata è trascorsa così, tra una pietra e l'altra, tra una carriola talmente pesante da non potersi muovere e un masso sul piede, un dito schiacciato e tanti tanti sacramenti. Alla fine, però, il risultato è stato esaltante: abbiamo delimitato lo spazio del parcheggio con un micro muro a secco, solo due file, piccolo piccolo.
Ecco, diciamo che se non avesse piovuto per due giorni di fila il successo sarebbe stato assicurato. Stamattina mentre portavo a spasso il cane ho controllato lo stato del terreno... La macchina della sorella di C. sembra sia stata inghiottita dalle sabbie mobili...

venerdì 15 gennaio 2010

A spasso per... Vendicari

Vendicari è un luogo dell'anima. Un'oasi dove perdersi tra sentieri che conducono a pantani, a fenicotteri rosa, a tartarughe che nidificano, ad una vecchia tonnara ristrutturata, alla casa dei contrabbandieri ormai abbandonata, a tombe rupestri, a spiagge incontaminate e ad un mare cristallino. E' un'oasi dove perdersi tra pensieri, dove curarsi le ferite del cuore, dove assaporare la libertà e dove trovare la pace e il silenzio. Un'oasi dove il vento terrà segrete le tue parole, dove nessuno potrà ascoltarti urlare e piangere, un'oasi dove l'uomo torna finalmente ad essere subordinato alle piante, agli uccelli e ai pesci. Dove l'uomo, per poter godere di quel fascino e di quella bellezza, deve annullarsi e rendersi invisibile.
Vendicari è una magia, è la scoperta del ginepro coccolone, è un cane randagio che ti accompagna in passeggiata come se fosse il tuo, è i profumi delle aromatiche, è un fenicottero che si alza in volo e ti regala la vista delle sue ali enormi, è una famiglia di bruchi che si arrampica sulle foglie, è una camminata di chilometri, per vedere cosa c'è dopo quella duna.
Vendicari è perfetta. Perfetta nella tonnara, perfetta nelle luci, nelle ombre, nei suoni e nel silenzio. Perfetta nei sentieri, nella sabbia, negli arbusti e nei capanni. Perfetta nel mare, nei ricci, nel fondale sabbioso, nelle alghe che inondano la riva.
Vendicari è tutto questo grazie a tanti, a tanti che hanno e che tuttora si battono perché quel Paradiso resti così com'è.