giovedì 15 ottobre 2009

Cosa bolle in pentola: reminescenze familiari

Giornata uggiosa oggi. Mentre aspettavo che C. tornasse dal frantoio con un po' dell'olio nuovo (ancora un po' di pazienza, presto tutte le novità!) ho pensato che sarebbe stato bello essere più vicina alla mia prozietta anche se a livello culinario. Ho aperto un cassetto ed estratto una confezione di budino Elah al gianduja. E poi ho iniziato ad aggiungere gli ingredienti segreti che fanno di questa ricetta il fiore all'occhiello della cucina della prozietta.
Praticamente funziona così: fai il budino secondo le istruzioni e poi, ad un punto non precisato, aggiungi in quantità non calcolabili biscotti secchi sbriciolati e cacao amaro in polvere.
Ho cercato di emularla e renderle omaggio con un super budino ma mentre il tutto ha cominciato a bollire e ad addensarsi ha telefonato C. per farmi sapere quanto olio aveva fatto. Ho lasciato il cucchiaio di legno per esultare e per poco non bruciavo tutto. Poi, quando ho messo il mio risultato nello stampo mi sono maledetta. Il nonno mi diceva sempre che era necessario un attrezzo pazesco per ripulire il fondo della pentola e fare in modo che non andasse sprecata nemmeno una goccia di prezioso cioccolato. Me n'ero dimenticata... e infatti non ho pulito la pentola in maniera adeguata.
Ora dovrò andare a recuperare le scatole della pasta dal sacchetto della riciclata e farle in piccoli rettangoli... perché sì, per pulire le pentole basta un pezzo di cartone rigido. Segreto di cuoco.

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