sabato 10 ottobre 2009

A spasso per... il porto di Ortigia

Ogni tanto abbandono il mio "esilio dorato" alla Zisola e mi concedo qualche giretto, per ricordarmi che c'è ancora tutto un mondo là fuori ma soprattutto perché qualche volta vengo assalita da attacchi di panico del tipo "non ho niente da mettermi, mi serve assolutamente qualcosa"... Alla fine, dato che sono una ragazza di buon senso, questi attacchi si risolvono in una semplice passeggiata e, se proprio sono in vena di eccessi, con l'acquisto di una rivista di moda.
La settimana scorsa, più in cerca di canovaccio da ricamo che preda di uno di questi attacchi, ho accompagnato C. a Siracusa e ho macinato chilometri.
C'era il sole, l'aria era frizzantina, il cielo era limpido e così, dopo aver acquistato in merceria mi sono diretta verso Ortigia, la perla di Siracusa. Per raggiungere l'isola bisogna attraversare un ponte sotto cui stazionano le barche da pesca. Piccoli gozzi di legno, perfettamente restaurati e tinteggiati, carichi di reti, lindi come se non fossero mai stati usati. Affascinanti da morire.
A destra del ponte, invece, c'è una banchina molto grande dove, guarda caso, erano ormeggiati due yacht... se avessi fatto un mucchio con tutti i gozzi dei pescatori non sarei nemmeno arrivata all'altezza del primo ponte... Belle, molto belle ma, volete mettere, il fascino del pescatore in tuta gialla che cuce a mano le sue reti... Io non ho dubbi, voi?







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