domenica 18 gennaio 2009

Orticello mio...


Dopo una settimana di maltempo ce l'abbiamo fatta, siamo riusciti a mettere a dimora le pianticelle del nostro futuro orto. Cavoli, broccoli, spinaci, finocchi, sedano, cipolle rosse di Tropea, indivia riccia e lattuga romana. Una ventina di piantine per tipo.
Premetto che io sono una completa neofita di questo tipo di attività, a parte qualche vago ricordo d'infanzia. C. è un campagnolo provetto ma dieci anni di vita a Milano gli hanno fatto dimenticare quasi tutto. E così, complice qualche veloce lettura, ci siamo improvvisai contadini.
Abbiamo passato la motozappa, e dico abbiamo perché l'ho fatto anch'io... certe vibrazioni alle braccia... sarebbe meglio se si potesse fare con le gambe, ottima per la cellulite!!! Poi abbiamo sparso il concime, un olezzo.... tutto biologico, quindi niente più che letame... Infine, quando ormai eravamo distrutti dalla stanchezza, ci siamo presi cura di quella quattro foglioline che uscivano dal polistirolo. Le abbiamo trattare con amore, dedicando a ciascuna una parola gentile. Abbiamo cercato di fare delle file dritte, di mantenere la distanza corretta, di immaginare quanto potranno diventare grandi. Abbiamo lavorato tanto ma siamo certi che la nostra verdura, fra qualche tempo, ci ripagherà completamente!
Ci piace fare l'orto ed improvvisarci agricoltori... ovviamente nulla a che vedere con la coltivazione dell'ulivo, in cui ormai siamo maestri! Il motivo principale, però, che ci ha spinto a riposarci la domenica mattina con la schiena piegata verso terra è che qui a Noto è quasi impossibile trovare verdura biologica... tutta quella prodotta viene inviata al Nord.... e così quale soluzione migliore che autoprodursela? Sono certa che quei vegetali saranno i più buoni del mondo, non fosse altro che perché sono nostri!

1 commento:

  1. Ma che bello, l' orto!!! se c'é una cosa che ho sempre desiderato fare da me, é proprio l' orto....buona coltivazione!

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