martedì 3 marzo 2009

Lotta integrata

Stamattina ho zappato. Che novità. Ormai è quasi primavera, le giornate sono soleggiate e l'orto mi vuole morta. Da quest'oggi in avanti zappare sarà quasi un'attività quotidiana. Perciò questo post non riguarda la zappa (che per dirla tutta è stata ritrovata... ora ho una zappa vera... talmente vera che se non sto attenta strappa via le mie piantine ad ogni colpo... mai contenta).
Stamattina ho rincalzato le piantine. Questa stramba attività, qui pronunciata con la "z" sorda e aspra, consiste prima nello zappare la terra intorno alla piantina e poi avvicinarla tutta in un bel mucchietto alle radici della stessa. Non troppo impegnativo. Almeno a dirsi. In pratica questa mattina sono riuscita a rincalzare solo 5 file di orto. Vero, io come contadino valgo poco ma mi impegno. E mentre zappo e rincalzo penso. Per questo lavorare in campagna è fantastico. Il tuo corpo lavora come uno schiavo ma la tua mente è libera di pensare a ciò che vuole. Però, una soddisfazione per il fisico...
Stamattina pensavo a quanto costa un cavolo. E ho scoperto di non ricordarlo più. Quindi, sempre pensando (anche se per dirla tutta ogni tanto parlavo ad alta voce col cane...), ho fatto finta che un cavolo comprato dall'ortolano costasse un euro. E mentre sudavo, alle 8.45 del mattino, pensavo a quanto investimento economico c'è nei miei cavoli. Cioè, il gioco della zappa vale la candela? Ho comprato 20 piantine di cavolo a un euro. E fin qui ci guadagno. Poi ci sono le ore di lavoro per piantarli, dissodarli, zapparli, rincalzarli. Poi ci sarà l'acqua. Poi ci sarà la fatica, il tempo e il sudore che gli dedicherò quando qui ci saranno 50 gradi. Poi ci sarà ancora tanta acqua. Tanta tanta tanta acqua. Alla fine, sarà poi vero che questi cavoli costeranno meno di un euro l'uno?
Stamattina pensavo a questo. Ed ero anche un po' arrabbiata. Forse perché lo pensavo, forse per la zappa, forse per la fatica, forse perché erano le 8.47 e faceva già un caldo atroce.
Poi mi sono sentita pungere e ho capito perché facevo pensieri malsani, perché ero arrabbiata e perché non stavo zappando in maniera zen, cioè astraendomi dal mondo. Ero ricoperta di zanzare. Ma come? E' appena il 3 marzo. Lo ripeto, il 3 marzo. Zanzare? Com'è possibile?
Ora, siccome il mio orticello è biologico, biodinamico, bio tutto quello che volete, nel senso che a parte acqua e sudore non gli si da niente, qualcuno ha suggerimenti su come liberarsi in maniera ecologica, sostenibile, biologica, biodinamica, green, equo solidale, di queste maledette zanzare?
Per ora io sto pensando di mettermi un camaleonte sulla spalla. E sperare che sia sempre affamato.

1 commento:

  1. pipistrelli. in alternativa pesci (non ricordo il nome ma claudio lo sa) in una vasca.
    eliminare tutte le acque ferme presenti (tutte proprio tutte)
    i pipistrelli sono il massimo secondo me mi pare di ricordare 10.000 zanzare all'ora!!!! non so se mi spiego! il wwf l'anno scorso diceva che si potevano comprare
    in alternativa puoi leggere libri di biodinamica
    danielle

    RispondiElimina