venerdì 29 maggio 2009

A ciascuno il suo titolo

Vivo a Noto da ormai cinque mesi ma ancora non conosco i nomi delle vie e delle strade. Me ne rimane impresso solo uno: via Vicerè Speciale, una via in salita, piastrellata a uova che conduce proprio all'ingresso sul retro del Comune, tra l'altro con una bellissima prospettiva. Non si può dimenticare una via con un nome così. In primis perché parla di un vicerè, e chi l'hai mai avuto un vicerè in Alessandria? E poi Speciale? Chissà quali poteri doveva avere questo personaggio per fregiarsi di tale titolo. O magari era il suo congnome. Per togliermi il dubbio ho fatto una ricerca su Google, ormai anche la storia si studia così. Su 421.000 risultati, le prime 5 pagine sono tutte dedicate ad un b&b situato in quella via. Poi mi sono stancata, meglio pensare che questo Vcerè si sia guadagnato quel titolo perché era davvero specialissimo e ha fatto cose pazzesche per questa città. Già, perché se c'è una cosa che davvero mi colpisce di questo angolo di Sicilia è che qui tutti hanno un titolo. E' tutto un pullulare di dottori, ingegneri, avvocati, professori, insegnanti, educatori e chi più ne ha più ne metta. Quasi nessuno si firma senza una sigla davanti. Sembra che sia ancora un modo per distinguersi da quelli che non hanno studiato. E io che vengo da un mondo dove anche chi ha due lauree e un master ti dice dammi del tu mi stupisco sempre. Mi chiedo, ma che bisogno c'è di firmarsi su una brochure di nonmiricordopiùchecosa Insegnante Pinco Pallino. E soprattutto, che titolo è insegnante? Dove te lo danno? Capisco professore, che poi è un titolo che ho sempre pensato si usasse solo in classe o per i baroni universitari, ma insegnante? E anche professore, in fondo, penso che ogni tanto sia un tantino esagerato. Che bisogno c'è di fegiarsi di un titolo? La persona la fanno nome e cognome e le sue qualità, le letterine davanti le ho sempre viste come facoltative. Ma qui sono praticamente obbligatorie. Sembra quasi che se non ti dichiari come dottore tu sia analfabeta. Ma d'altronde, se anche il Vicerè era speciale, gli abitanti di Noto non possono essere da meno.

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